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L’efficienza energetica è un’esigenza molto sentita dalle aziende italiane che vedono in questo obiettivo una opportunità per risparmiare e spendere meno. Un’opportunità che è quindi prima di tutto economica e che non dipende esclusivamente da obblighi normativi (come quelli sulla diagnosi energetica).

Pur di fronte a questo bisogno, la maggior parte delle imprese italiane adotta un approccio occasionale e poco strutturato alla gestione dell’energia e al processo di transizione energetica e necessita di appoggiarsi a entità esterne per effettuare scelte e pianificazioni.
Inoltre, circa il 70% delle aziende deve ancora fissare gli obiettivi di efficientamento energetico per il 2021.

È quanto emerge da una indagine di settore promossa da LUMI con il patrocinio di AssoEsco e dell’Associazione Energy Managers a febbraio 2021 su un campione significativo di energy manager e operatori dell’efficienza energetica.

Tecnologie e soluzioni: cosa cercano gli energy manager

Ma quali tecnologie e soluzioni cercano energy manager e imprenditori per fare efficienza energetica?
I risultati dell’indagine – scaricabili in questa infografica riassuntiva – offrono una prima risposta a questa domanda, focalizzandosi sull’importanza di sistemi avanzati e intelligenti di monitoraggio energetico e sull’uso delle nuove tecnologie digitali, come IoT e Big Data.
L’82,5% delle imprese intende infatti usare soluzioni di monitoraggio per migliorare i risultati di efficienza.

Un dato che testimonia come gli energy manager e gli imprenditori diano sempre più importanza al controllo, al monitoraggio e all’analisi dei dati e inizino a riconoscere la necessità di modellare un approccio alla gestione dell’energia più strutturato e soprattutto data-driven, ossia guidato dai dati.

Efficienza energetica: dove investono le aziende

Se guardiamo agli investimenti, un altro dato che emerge dall’indagine condotta da LUMI riguarda le principali voci di intervento.
Dalle risposte si evince che gli investimenti delle aziende in ottica di efficientamento energetico si concentrano prevalentemente su 3 aree:

  • Illuminazione e relamping a LED;
  • Produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • Interventi sui processi produttivi.

Altre voci di investimento, che richiedono tra il 10 e il 45% del totale, riguardano: motori elettrici, inverter, sistemi di cogenerazione, sistemi HVAC, refrigerazione, combustione efficiente e power quality.

Transizione energetica: conoscere i bisogni per fornire risposte concrete

In conclusione, i dati raccolti dalla survey ci dicono che le aziende, per fare efficienza energetica e compiere il processo di transizione energetica, si appoggiano molto spesso a ESCo, EGE certificati o consulenti esterni e che cercano quindi partner che possano accompagnarli nella definizione degli obiettivi, nella pianificazione degli interventi e nella scelta delle soluzioni.

Questo comporta una grande opportunità per gli operatori della filiera del settore che, grazie a una migliore conoscenza dei bisogni e delle urgenze delle aziende in tema di efficienza energetica, hanno la possibilità di intercettare e rispondere meglio alle loro esigenze.

Laura Baronchelli
Digital content specialist e giornalista | Sviluppo contenuti specializzati e metto in pratica strategie di content marketing e di comunicazione. Pianificare in anticipo è la mia specialità

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